venerdì 25 dicembre 2009

Finalmente

Oggi, 27 Novembre è la festa della Medaglia Miracolosa.
Oggi si è spenta Terese Maria, una donna africana che ho battezzato nel suo letto d’ospedale appena tre giorni fa.
Terese è una dei 25.000 immigrati che vivono in questa città di Palermo.
E’ arrivata qui in cerca di fortuna, di una vita migliore.
E’ partita dal suo Paese mentre dopo il secondo anno di catecumenato. Voleva diventare cristiana.
L’inserimento nella nuova realtà siciliana, le ha fatto perdere di vista l’obiettivo del battesimo. Il lavoro, sempre il lavoro e poi ancora il lavoro per aiutare la famiglia al Paese.
Lei è stata fortunata perché ha trovato una famiglia che se l’è assunta fino alla fine. La figlia del sua “padrona” (così parlano loro) e gli altri membri della famiglia le sono stati tutti vicini, e così quel martedì una di loro ha fa da madrina insieme ad un’altra ragazza africa che non l’ha mai lasciata in tutti questi giorni d’ospedale.
Nei giorni precedenti al battesimo ero andato a trovarla. Era desiderosa di ricevere il Battesimo. Il suo “sì” espresso verbalmente e dopo con il battito delle palpebre, era un segno il suo segno dell’attesa dell’incontro con il Salvatore.
Il rito del battesimo è stato un momento speciale per tutti i preseti. Terese Marie ha risposto a tutte le invocazioni, aprendo chiudendo gli occhi. Tutti gli altri, segno della chiesa viva che accompagna i fratelli all’incontro con il Signore, verbalmente.
Ieri sera mi ha raccontato che Teresa Maria nella giornata di ieri ripeteva spesso: “finalmente”. Cosa significasse per lei non lo so. Ma a me piace pensare che Terese Marie abbia vissuto “finalmente” l’incontro che desiderava avere da tanti anni: l’incontro con Gesù.
Io ho voluto aggiungere al suo nome di Terese quello di Marie, per affidarla in modo particolare anche alla Vergine Maria.
Oggi, festa della Medaglia miracolosa, il Signore l’ha chiamata ad entrare definitivamente nel Regno di Dio come figlia di Dio, pienamente incorporata a Cristo. Si è realizzato quanto chiediamo nella preghiera alla Vergine Maria: “prega per noi ora e nell’ora della nostra morte”.
E’ bella la testimonianza di affetto della famiglia presso cui lavorava.
E’ straordinaria la testimonianza di chi l’ha assistita notte e giorno senza risparmiarsi.
E’ formidabile l’attenzione e la presenza dei suoi familiari che non l’hanno mai lasciata sola, accompagnandola fino all’ultimo respiro.
Grazie Terese Marie perché a tutti noi, in modi e forme diverse, ci hai permesso di vivere l’Amore verso di te, segno eloquente che il Regno di Dio è già in mezzo a noi.

Il 27 Dicembre 2009 ci ritroveremo ancora tutti insieme per celebrare la Vita che non muore, per ricordarti ancora al Singore Gesù, il salvatore, che è venuto anche per te, dandoti la vita eterna.

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