La barca, la barchetta, i barconi …segno di speranza
per chi ci sale sopra perché cerca una vita migliore lontano dai conflitti,
dalla fame endemica, dalle speculazioni finanziarie ed economiche perpetrate da
lungo tempo dalle multinazionali e dai Paesi che continuano a a trattare come
“colonie economiche”, come riserve dove prendere senza scrupoli.
La barca, la barchetta, i barconi … una “minaccia”
alla sicurezza nazionale, per i politici di turno. La mancanza di un dispositivo
di sicurezza per chi vuole esercitare il diritto ad emigrare nei primi nove
mesi del 2018 ha prodotto 1.700 tra morti e dispersi nel Mar Mediterraneo. Solo
a settembre 2018 ci sono stati 8 morti al giorno.
Una barca di plastica e tantissime barchette di carta
fatte e portate dai bambini, sarà il simbolo della prossima celebrazione
dell’Epifania per dire che “Tutti siamo
nella stessa barca”. Sì siamo tutti nella stessa barca. Una barca che
naviga nel mare dell’universo.
Il 6 gennaio
2019 alle ore 10,00 eravamo nel piazzale della Cattedrale di Palermo, tutti i
popoli sono invitati a manifestare la volontà di voler vivere nel medesimo
territorio in armonia e pace.
Come ogni anno la
nostra Cattedrale di Palermo sarà la “casa di tutti i popoli” dove convergeranno
uomini, donne e bambini provenienti dai 5 continenti ma che vivono nella nostra
città: immigrati e nativi formiamo una sola famiglia umana, una sola famiglia
di figli Dio.
Alle ore
11,00, accolti dall’Arcivescovo di
Palermo Mons. Corrado Lorefice, abbiamo vissuto un momento di fede nel Figlio dell’uomo
che con la sua nascita, continua ad attirare a sé ogni persona.
La silenziosa presenza di molte religiose, provenienti
da altre parti del mondo, che sono al servizio dei più deboli, arricchisce ed
abbellisce questa assemblea. I bambini, infine, saranno il segno di speranza di
quell’umanità che vuole traghettare verso la pace. Ai piedi del bambinello
porteranno la loro barchetta.
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