Sono passati ormai tanti anni da quando per la prima volta ho avuto modo di incontrare un asiatico. Me lo ricordo come un evento importante della mia vita, un fatto eccezionale.
Oggi, è possibile incontrarne molti muovendoci per le strade di Palermo. Provengono dalle Filippine, dal Bangladesh, dallo Sri Lanka, dall’isola Mauritius.
E’ qui, in questa città che ho conosciuto per la prima volta diverse persone che provengono da Mauritius. Gente gioiosa, allegra, pronta ad ogni tipo di sacrificio perché venga raggiunto l’obiettivo che c’è nel cuore. Certamente non mancano difficoltà, fallimenti, frustrazioni… proprio come avviene per noi italiani.
Le nostre telecamere sono entrate nella famiglia di Teddy. E’ lì che abbiamo cercato di capire il volto dei “nuovi italiani” che arrivano da Mauritius. Ci hanno raccontato della bellezza della loro isola, ma nello stesso tempo la fatica immensa ad uscire dalla condizione del sottosviluppo che li ha costretti a lasciare la loro bellissima terra, con il mare, il sole, le incantevoli spiagge ormai prese d’assalto dagli Europei. Ci hanno raccontato le difficoltà di un inserimento in una nuova cultura, con altri modelli di riferimento, con altre usanze, concezioni del tempo e delle relazioni sociali. Ci hanno comunicato di aver incontrato molti italiani accoglienti, disponibili che li hanno introdotti nel nuovo contesto socio-culturale. Hanno condiviso il loro sogno di una vita migliore per loro che sono qui e per i loro familiari che sono ancora nell’isola Mauritius, anche se spesso si scontra con la realtà, un sogno che affonda le radici nella religiosità cristiana, in un cristianesimo solido ricevuto già nella loro patria.
La gioia della vita semplice si esprime nelle danze, nei canti frizzanti e pieni di ritmo, nella gioia di condividere ciò che si ha nella semplicità.
Quando ci accorgeremo che anche i mauriziani che vivono tra noi, che sono al servizio delle tante famiglie italiani come colf, baby sitter, badanti, che lavorano in tanti altri ambienti, oltre ad avere due braccia hanno un corpo, un’intelligenza, una sensibilità, dei sentimenti, etc. che sono delle persone con una ricchezza e delle tradizioni allora sapremo dar loro la voce perché siano loro stessi ad esprimersi. E’ quanto abbiamo cercato di fare in modo sinergico tra “Tele Regina, l’Associazione “Arcobaleno di popoli” e l’Ufficio per la pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Palermo.
Oggi, è possibile incontrarne molti muovendoci per le strade di Palermo. Provengono dalle Filippine, dal Bangladesh, dallo Sri Lanka, dall’isola Mauritius.
E’ qui, in questa città che ho conosciuto per la prima volta diverse persone che provengono da Mauritius. Gente gioiosa, allegra, pronta ad ogni tipo di sacrificio perché venga raggiunto l’obiettivo che c’è nel cuore. Certamente non mancano difficoltà, fallimenti, frustrazioni… proprio come avviene per noi italiani.
Le nostre telecamere sono entrate nella famiglia di Teddy. E’ lì che abbiamo cercato di capire il volto dei “nuovi italiani” che arrivano da Mauritius. Ci hanno raccontato della bellezza della loro isola, ma nello stesso tempo la fatica immensa ad uscire dalla condizione del sottosviluppo che li ha costretti a lasciare la loro bellissima terra, con il mare, il sole, le incantevoli spiagge ormai prese d’assalto dagli Europei. Ci hanno raccontato le difficoltà di un inserimento in una nuova cultura, con altri modelli di riferimento, con altre usanze, concezioni del tempo e delle relazioni sociali. Ci hanno comunicato di aver incontrato molti italiani accoglienti, disponibili che li hanno introdotti nel nuovo contesto socio-culturale. Hanno condiviso il loro sogno di una vita migliore per loro che sono qui e per i loro familiari che sono ancora nell’isola Mauritius, anche se spesso si scontra con la realtà, un sogno che affonda le radici nella religiosità cristiana, in un cristianesimo solido ricevuto già nella loro patria.
La gioia della vita semplice si esprime nelle danze, nei canti frizzanti e pieni di ritmo, nella gioia di condividere ciò che si ha nella semplicità.
Quando ci accorgeremo che anche i mauriziani che vivono tra noi, che sono al servizio delle tante famiglie italiani come colf, baby sitter, badanti, che lavorano in tanti altri ambienti, oltre ad avere due braccia hanno un corpo, un’intelligenza, una sensibilità, dei sentimenti, etc. che sono delle persone con una ricchezza e delle tradizioni allora sapremo dar loro la voce perché siano loro stessi ad esprimersi. E’ quanto abbiamo cercato di fare in modo sinergico tra “Tele Regina, l’Associazione “Arcobaleno di popoli” e l’Ufficio per la pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Palermo.
Le trasmissioni televisive sono disponibili in internet su http://www.teleregina.it/
I nuovi italiani arrivano dallo Sry Lanka:
prima parte: http://www.youtube.com/user/teleregina#p/u/6/5ZBSDW2HkNM
seconda parte: http://www.youtube.com/user/teleregina#p/u/5/ezqdTIiXeYE
I nuovi italiani arrivano da Mauritius:
prima parte: http://www.youtube.com/user/teleregina#p/u/8/W2VPfxEkLvY
seconda parte: http://www.youtube.com/user/teleregina#p/u/7/6wriQjaTKaE
Buona visione.
p. Sergio Natoli omi
I nuovi italiani arrivano dallo Sry Lanka:
prima parte: http://www.youtube.com/user/teleregina#p/u/6/5ZBSDW2HkNM
seconda parte: http://www.youtube.com/user/teleregina#p/u/5/ezqdTIiXeYE
I nuovi italiani arrivano da Mauritius:
prima parte: http://www.youtube.com/user/teleregina#p/u/8/W2VPfxEkLvY
seconda parte: http://www.youtube.com/user/teleregina#p/u/7/6wriQjaTKaE
Buona visione.
p. Sergio Natoli omi
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